Le scienze nell’Arco Jonico e la scuola medica Crotoniate
Le figure di Alcmeone e Democene
A partire dal II sec. a.C. il dominio politico-militare creato dall’Impero Romano arrivò a unificare l’Italia, buona parte dell’Europa, i paesi bagnati dal mediterraneo e il vicino Oriente.
L’epoca storica, che precede l’occupazione romana, è piuttosto avara di notizie riguardanti le popolazioni dell’Italia Settentrionale a differenza di aree come la Grecia, l’Asia Minore e la Penisola Italiana (Magna Graecia).
Le popolazioni del Nord Italia, invece, non godevano di civiltà particolarmente sviluppate (in grado di costruire città, monumenti, opere letterarie ecc…) ma solo con l’espandersi dell’Impero Romano (II° sec. a.C.), iniziò a scorgere i primi segni di sviluppo e di progresso.
Molti secoli prima, invece, nel VI° Sec. a. Cristo, in Calabria e più precisamente a Sybaris gli abitanti coniavano monete di argento per acquisti e scambi commerciali, le donne indossavano gioielli in oro, vestivano con tessuti pregiati e si curavano alle terme.
Sempre in Calabria a Kroton era stata fondata una rinomata scuola di Medicina che ha avuto come padre fondatore Alcmeone.
A conferma di questo Erodoto di Alicarnasso, storico greco (VI secolo a.C ), diceva che ”i medici di Crotone erano i migliori del mondo, seguiti a grande distanza da quelli di Cirene e Cnido” .
A questa Scuola vi appartenevano: Callifonte, Alcmeone e Democede, i primi luminari medici di Calabria, che soppiantarono rituali, amuleti e formule magiche, adottati per la cura delle malattie, affermando l’assoluta relazione delle malattie da processi puramente naturali e chimici.
Fu veramente una svolta epocale! Le pratiche magiche sostituite dalla scienza.
La scuola medica di Crotone, quindi, predicò per prima le nuove teorie scientifiche fondate sull’osservazione e sulla sperimentazione diretta.
Alcmeone iniziò a sezionare cadaveri per verificare le veri origini della malattie e le cause di morte. Un grande risultato, scoprì i nervi ed il loro funzionamento.
Alcmeone fu il fondatore dell’anatomia umana, scoprì la circolazione del sangue.
Molto sorprendente fu anche la sua teoria su quale fosse l’organo principale del nostro organismo, avanzando così un’ipotesi encefalocentrica.
Fu il primo a dire che il cervello fosse l’organo più importante, contrariamente il pensiero arcaico dei greci e secondo Aristotele (VI° sec. A.C. ) che sostenevano le tesi secondo cui fosse il cuore l’organo a svolgere i processi psichici. Alcmeone sovvertì questa tesi ponendo il cervello quale organo centrale dei processi cognitivi.
Fece accurati esperimenti su animali, scoprì i nervi che collegavano il cervello ad altri organi vitali (per esempio agli occhi e orecchie ) e ipotizzò che svolgesse la funzione di coordinamento delle mansioni sensitive. Disse per primo che nel grembo materno si forma la testa come prima parte di un feto. Fece esperimenti sullo sperma e sul sonno affrontando, infine, anche il problema dell’anima e della sua immortalità.
Questa scuola medica innovativa sfornò grandi dottori come Filolao, Eurifone ed Eurofilo che a loro volta fondarono la famosa scuola medica di Cnido.
E’ molto probabile che nei principi della grande scuola medica di Kroton siano riconosciuti gli innumerevoli successi a livello olimpico conseguiti dagli atleti crotoniati a partire dal VI° sec. a.C..
Probabilmente esisteva una “scuola di Atletica ” basata su metodi di allenamento razionali e con la cura dell’alimentazione, con diete specifiche a carattere medico-scientifico.
Il medico più famoso ed attivo fu Democede, figlio di Callifonte rinomato medico crotoniate che per attriti con il padre fu costretto a lasciare Kroton per andare a svolgere la missione di medico nelle città della Grecia d’Oriente. Fu il primo libero professionista medico della storia.
Iniziò ad esercitare la professione medica prima ad Egina in Grecia, dove visse per due anni, guadagnando più di un talento. Passò successivamente ad Atene dove guadagnò 2 talenti annue ( l’equivalente più di 51 kg di argento).
Sicuramente il continuo girovagare del medico crotoniate contribuì ad ampliare le conoscenze mediche, così come la sua notorietà.
“Democede è medico di professione, il più abile nella sua arte a quei tempi” – Così lo descrisse lo stesso storico Erodoto nel terzo libro delle Storie, riconoscendogli un primato ed una fama guadagnate sul campo, soprattutto per aver adoperato il proprio sapere medico per la cura dei potenti dell’epoca.
Quindi questa rinomata “Università di Medicina” aprì una nuova via verso il sapere, una via che passò pur sempre attraverso lo studio clinico e la sperimentazione.
Creò un solco tra il vecchio metodo di curare le malattie con la nuova metodologia fondata sulla scienza sulla ricerca lasciando ai posteri le basi di una nuova frontiera della medicina.
Enzo Labonia