La nuova statale Jonica inizia con una nuova via: il dialogo. Il comune di Crotone non potrà tirarsi indietro.

La nuova statale Jonica inizia con una nuova via: il dialogo.  Il comune di Crotone non potrà tirarsi indietro.

Coralità d’intenti fra gli Amministratori della fascia Crotoniate e Sibarita dell’Arco Jonico Magnograeco nella pianificazione infrastrutturale dell’Area.

Questo versante della Calabria fino a oggi è stato messo totalmente ai margini, solo attraverso il dialogo fra le comunità è possibile uscire da questo grave isolamento. Quello che ora serve è mettersi, con senso di responsabilità, al lavoro per ricreare le basi di una politica al servizio dei cittadini e delle famiglie, studiando insieme progetti e soluzioni concrete; muovere i primi passi verso un totale riscatto e far nascere la voglia di ripartite. Lo sforzo più grande sarà recuperare il senso di sfiducia che i cittadini ormai nutrono nei confronti della politica, perciò è necessario collaborare e dialogare in maniera compatta.

Ritengo, quindi, che la mancata partecipazione di un rappresentante del comune crotonese nell’incontro dei sindaci a Cariati strida tantissimo; è un fatto storico quello che è avvenuto e non può passare in secondo piano.

L’incontro, per la prima volta, ha visto compatti i rappresentanti delle comunità crotonesi e cosentini della fascia Jonica, la parte più popolosa nella regione, messa sempre ai margini e condannata al totale isolamento. Fra l’altro, gli enti intendono adoperarsi per una strategia comune non solo per la realizzazione della strada, ma anche per avviare una serie d’incontri in grado di spostare l’attenzione dei governanti regionali e nazionali ancor di più oggi che, dall’Europa, si muoveranno diversi finanziamenti in gran parte spettanti alle regioni più povere, fra cui quelle meridionali (in particolare la Calabria dove è fortemente accentuata la mancanza di primarie infrastrutture).

La Comunità Europea ha messo a disposizione diversi miliardi di Euro per fronteggiare la grave crisi economica indotta dall’epidemia covid, assegnando all’Italia la fetta più consistente, 209 miliardi, e tenendo conto di tre fattori: la popolazione residente, il reddito pro-capite e il tasso di disoccupazione medio degli ultimi cinque anni. Una sorta di recupero per ridurre il divario economico e d’infrastrutture del Mezzogiorno con il resto del Paese. Noi abbiamo tutti i requisiti, pertanto occorre unità e compattezze fra le comunità del versante Jonico, che il Comune di Crotone non potrà mai tenersi fuori.

Iginio Pingitore

Redazione Comitato MagnaGraecia