Corigliano-Rossano, Lauria: “Violenza senza freni”

Corigliano-Rossano, Lauria: “Violenza senza freni”

Qui si accoltella per una fila. La tolleranza diventa un boomerang

Ormai è chiaro: la degenerazione sociale non è più un fenomeno lontano o relegato alle cronache nazionali. È qui, nel nostro territorio, sotto i nostri occhi. Basta un diverbio in fila in un supermercato e si finisce accoltellati. Si spara in strada, si pesta per futili motivi. Nei locali circolano droghe e sostanze che alterano coscienza e comportamenti, alimentando un clima di instabilità e pericolo costante. Le analisi le conosciamo a memoria: scuola, famiglia, chiesa, educazione civica… sempre gli stessi mantra. Li ripetiamo da decenni, come un disco rotto, e intanto la situazione precipita. È il rituale rassicurante del “bisogna fare prevenzione”, che però resta fermo sulla carta, mentre la realtà ci schiaffeggia con una violenza sempre più vicina e incontrollata.

La verità è che oggi, piaccia o no, servono provvedimenti immediati e incisivi. Non tra un anno, non dopo l’ennesimo tavolo istituzionale. Subito. Le strade devono tornare sicure, i locali controllati, le armi e le sostanze tolte di mezzo senza esitazioni. Basta con la tolleranza a buon mercato, basta giustificare tutto come “disagio” o “ragazzata”. L’immediato si combatte con la repressione. L’esercito non è stato voluto né richiesto, ma sono dell’avviso che oggi sia una necessità. E non mi preoccupa affatto l’idea che qualcuno possa dire “così sembriamo una città militarizzata”. Davanti a una scelta del genere, la domanda è una sola: è meglio tutelare una vita o un’immagine? Personalmente non ho dubbi. La vita di un cittadino vale infinitamente più di una cartolina pulita per turisti e osservatori esterni.

Smettiamola di politicizzare ogni argomento per ragioni stupide e sciocche. Invece di inseguire calcoli elettorali o polemiche da salotto, dovremmo pensare a formare coscienze che oggi sono pericolosamente al limite della civiltà. Senza sicurezza non c’è libertà, e senza un intervento netto e coraggioso, la nostra comunità rischia di abituarsi a convivere con la paura come se fosse normale. Ogni cittadino è ormai potenziale bersaglio. E se non si inverte la rotta ora, fra poco la violenza non sarà più una notizia: diventerà la quotidianità. Solo con regole chiare, controlli serrati e sanzioni vere possiamo provare a fermare questa spirale. Tutto il resto, al momento, sono solo parole.

Matteo Lauria

Redazione Comitato MagnaGraecia