Calabria e Crotone, Critelli: “Applicare sistemi di governance adeguati per uscire dal tunnel”

Calabria e Crotone, Critelli: “Applicare sistemi di governance adeguati per uscire dal tunnel”

Doppia tornata elettorale in meno di un anno. È tempo di consuntivi e di proposte

Nello spazio di un anno, la Città di Crotone, vedrà rinnovare i Consigli Regionale e Comunale.
Fra qualche settimana l’assemblea legislativa Regionale; la primavera prossima (2026) quella Cittadina.
Alla Regione c’è l’opportunità, concreta, che lo stesso Governatore prosegua, anche per la successiva legislatura, il lavoro già impostato.
Sarebbe bene che Occhiuto continuasse per capire, in un tempo utile di 10 anni, se le sue scelte siano state appropriate o meno.
Il tempo è molto più galantuomo della propaganda tipica della formazione del consenso.
Ed è un principio che farebbe bene anche all’opposizione.
Sarebbe esattamente quello che non avviene dai tempi di Guarasci (anni 70) anche se con diverso sistema elettorale ed elettivo.
Ma anche con l’elezione diretta, è dal 1995 (30 anni) che il Governo Regionale non segue una lineare e coerente continuità con i provvedimenti legislativi e amministrativi della legislatura precedente.
Questo è riscontrabile con la Sanità, i cui effetti, sulla popolazione, necessitano di risorse utili ad assumere il personale adeguato e le strumentazioni tecnicamente all’avanguardia, per diagnosi sempre più precise ed affidabili.
In pratica, tutto quanto è utile a garantire la sanità pubblica, senza guerre di religione con quella privata, ma in una simbiosi mutualistica che eviti l’abbrivio che il privato è meglio del pubblico.
Quando negli operatori sanitari, senza distinzione di mansioni, viene meno la consapevolezza di essere al servizio delle fragilità e delle inquietudini dei cittadini: non c’è pubblico o privato che tenga.
Ai problemi della sanità Calabrese si sarebbe dovuto provvedere almeno negli ultimi 30 anni e questo non è avvenuto
per equa responsabilità di entrambi gli schieramenti.
Lo stesso Commissariamento, da parte del Governo nazionale, è stato determinato da una Giunta di Centrosinistra, guidata da un uomo esperto come Agazio Loiero, convinto di fare cosa utile ai Calabresi, facendo diventare, la sanità, di responsabilità nazionale, soprattutto, in ordine ai livelli essenziali di assistenza e di prestazioni.
Ed è stato anche il consiglio, pubblico, formulato a Roberto Occhiuto all’indomani delle Regionali del 2021.
In questi 30 anni sono cambiati Governatori e coalizioni e, tutti, hanno accampato pretesti o alibi, preferendo lo scontro che serve solo a distrarre e a confondere i cittadini elettori.
In una mia precedente riflessione ho invitato i candidati alla Presidenza della Regione a non manipolare due temi: la Giustizia e la Sanità.
E anche il disagio sociale.
Non mi ripeterò, ma chi pensa di prendere consenso sulla pelle della gente, istigando reazione o anticipando procedimenti e sentenze, avrà lo stesso effetto dei suoi predecessori.
Venendo a Crotone, ormai, si assiste ad un teatrino, dove i figuranti cambiano ruolo e copione, con la stessa rapidità dei giocatori di tre carte.
Si voterà subito dopo le Regionali, verosimilmente nella primavera 2026.
La Provincia di Crotone vive in una sorta di limbo.
Assenza di partiti o, comunque, di gruppi dirigenti adeguati, in grado di proporre scenari o soluzioni ai problemi che non risentano della vecchia pratica reazionaria e populista.
La cifra di quanto sostengo stà proprio nelle metamorfosi del Sindaco, oggi, perlopiù, sorretto da chi prima era alla opposizione.
E poi, la nuova opposizione, che nella sua parte prevalente, è un combinato disposto di risentimento e di analfabetismo politico, in ragione dei quali non si legge mai una posizione ragionevole, oggettiva, documentata.
È come un’orchestra dove ogni strumento suona uno spartito a se stante.
È l’intero sistema che manca di leaderschip e persino di qualcosa lontanamente somigliante.
Crotone si trascina problemi atavici che non avendoli risolti a tempo debito, ieri, oggi è semplicemente un pestare acqua nel mortaio.
La Bonifica andava impostata e avviata 20 anni fa’ e, invece, venne spacciata una tombatura di rifiuti pericolosi in un luogo ameno dove potersi innamorare.
E in quei frangenti, il governo della Città, era coincidente con quelli Regionale e Nazionale.
Una filiera istituzionale tutta di Centrodestra.
Ma le cose non sono migliorate con il Centrosinistra e con il rimpallo di responsabilità.
La Bonifica è il tema più eclatante ma tutto il resto non è da meno.
Lo strumento di programmazione urbanistica si è trascinato per tutti questi 20 anni.
L’aeroporto e la stazione ferroviaria hanno vissuto anni di graduale disinteresse e chiusure periodiche.
Sul porto si stà con il cappello in mano nei confronti dell’Autorità Portuale dei Mari Tirreno e Jonio, senza mai rivendicare la dignità dell’essere, insieme a CoriglianoRossano, l’asse di sviluppo geopolitico e geocommerciale del mediterraneo che guarda all’Europa Balcanica ed orientale, ancora meglio di Bari e Trieste, decentrati o troppo distanti dal Canale di Suez.
Oppure, per restare alle infrastrutture, il destino della SS.106.
Tutti si accapigliano perché tutti sono responsabili delle condizioni in cui versa la SS.106.
È stato appaltato il lotto Simeri Crichi- Crotone.
Il tratto, cioè, che ci collegherà a Lametia Terme in meno di un’ora.
Voglio pensare male sperando di non azzeccarci.
Se il cantiere non proseguirà verso Sibari, senza soluzione di continuità, ho timore che superate le elezioni politiche del 2027 sulla SS.106 potremo contare qualche altra rotatoria e spero nient’altro.
Intanto la Città continuerà a perdere la linfa vitale che sono i giovani : braccia e cervelli.
E quelli che continueranno a restare aggrappati, legittimamente, alla propria terra, si ritroveranno inesorabilmente sempre meno e combattuti.
Dopodiché -acclarato che l’intera Area Vasta della Magna Grecia(Crotone CoriglianoRossano Sibari) perde densità demografica, gli investimenti statali e comunitari in infrastrutture perderebbero le condizioni propedeutiche del combinato disposto: domanda e offerta.
Ecco perché voglio concludere con il plauso al Commissario del SIN, CrotoneCassano-Cerchiara,
Gen. Errigo per aver avviato la Bonifica dopo oltre Vent’anni nei quali, le classi dirigenti Crotonesi e Regionali, si sono voltati dall’altra parte, se si esclude la parentesi, Sindacatura Pugliese.

Domenico Critelli

Redazione Comitato MagnaGraecia